La promessa del payoff della fiera “Transforming the World of Textiles” è stata ampiamente mantenuta

Digitalizzazione dei processi, innovazione sostenibile, flessibilità. Sono questi i leit motiv che hanno caratterizzato l’ultima edizione di ITMA 2023, la fiera quadriennale più importante del settore meccanotessile, tornata in Italia a distanza di otto anni, che si è svolta a Rho dall’8 al 14 giugno. Un’edizione che ha avuto come tema trainante la “Trasformazione del mondo del tessile”. Una trasformazione urgente e, in un certo senso, accelerata da una serie di avvenimenti epocali che si sono avvicendati proprio a seguito dell’ultima edizione, svoltasi a Barcellona nel 2019. La pandemia Covid-19, la crisi delle supply chain, l’invasione russa dell’Ucraina e la conseguente emergenza energetica. Senza dimenticare la crisi climatica che rende più che mai necessario ripensare l’industria in un’ottica votata alla sostenibilità e alla circolarità. Durante la conferenza stampa di apertura Ernesto Mauer, Presidente di CEMATEX, ha ricordato come il settore tessile possa considerarsi un sopravvissuto, che ha saputo fronteggiare le sfide della contemporaneità con entusiasmo, continuando a investire nell’innovazione dei prodotti e dei processi.

Nei padiglioni 5 e 7 quelli dedicati alla stampa abbiamo potuto vedere davvero quello che il payoff della kermesse ha promesso.  L’intenzione di mostrare quello che è stato identificato come “Transforming the World of Textiles” è stata ampiamente mantenuta dal punto di vista della digitalizzazione dei processi in generale, ma anche e soprattutto da quello delle evoluzioni della stampa digitale su tessuto di player consolidati e anche dei nuovi che si affacciano a questo mercato.

In generale, la stampa a pigmento rappresenta un’area di sviluppo e innovazione sempre più vivace. II single pass rallenta a favore delle soluzioni scanning multi-pass anche se uno dei player di mercato ha mostrato una soluzione interessante in cui il passaggio singolo è stato implementato risolvendo i problemi tipici di questa tecnologia applicata al tessuto.

Al fianco di aziende che ne hanno fatto il proprio fiore all’occhiello sin dagli esordi, e che oggi raccolgono i frutti del livello di maturazione e consolidamento raggiunti (come Aleph, Efi Reggiani, Epson, Kornit Digital, MS Printing Solutions & JK Group), nuovi player si affacciano sul mercato. Come Kyocera, leader nella produzione di teste di stampa, che ha scelto il palcoscenico di ITMA2023 per presentare FOREARTH, la sua prima stampante tessile digitale che, proprio grazie all’utilizzo degli inchiostri a pigmento, elimina la fase di pre-trattamento dei supporti, semplificando il processo. La riduzione dei consumi e l’ottimizzazione del processo sono al centro anche della proposta di Konica Minolta che insieme ai già apprezzati sistemi Nassenger 8 E AccurioTex 700, sistema Nassenger 8, ha presentato un innovativo sistema con inchiostri a pigmento che consente di ottenere un elevato risparmio energetico e di acqua nella fase di lavaggio e di asciugatura dei tessuti stampati, offrendo efficienza e versatilità. Mimaki Europe, ha annunciato il lancio di una rivoluzionaria tecnologia di stampa transfer a pigmento, che si avvale dell’utilizzo della carta transfer Texcol, brevettata dal produttore olandese Coldenhove e di una nuova gamma di inchiostri a pigmenti in fase di certificazione bluesign. Nell’ottica di assicurare sempre maggiore circolarità dei processi, il fornitore giapponese ha anche annunciato lo sviluppo del “Neo-Chromato Process”, una tecnologia che permette di decolorare gli inchiostri sublimatici e riutilizzare i tessuti in poliestere, riducendo la produzione di scarti.

Il direct-to-film procede a un buon ritmo con nuovi player che si affacciano a questa tecnologia. Le nobilitazioni offerte dai sistemi di stampa digitale tessile, sono una delle novità introdotte da Epson che ha proposto una macchina in grado di produrre effetti speciali come l’oro, i colori metallizzati, oltre agli effetti lucido opaco. In generale Gli effetti tattili e a rilievo hanno letteralmente conquistato il mondo del textile digital printing.

Grande innovazione anche sul fronte della stampa 3D su tessuto con Stratasys che ha presentato per la prima volta la sua avanzata tecnologia di stampa diretta su tessuto 3DFashion, associando l’impiego di materiali avanzati alla stampante 3D J850 TechStyle, una soluzione che permette di far aderire materiali rigidi, flessibili, traslucidi e a colori direttamente su tessuti e capi d’abbigliamento.

Inoltre la sostenibilità è ormai un concetto intrinseco non solo alle soluzioni di stampa ma ai processi: si parla di riduzione dei consumi di acqua, di inchiostri ed energia. Mentre le soluzioni software per la gestione del flusso di lavoro di stampa digitale tessile sono assolutamente imprescindibili e alcune sempre più evolute.

Riferiremo nel dettaglio le innovazioni e le interviste ai player di settore sul prossimo numero de Il Poligrafico.