Oggi l’inkjet ad alta velocità suscita molto interesse e scalpore ed è giusto sia così: infatti era dai tempi in cui Benny Landa lanciò la Indigo E-Print 1000 che non si registrava tanto fervore intorno ad un tema di stampa digitale.  In realtà l’inkjet è già una tecnologia molto diffusa nel nostro settore e tra le più affermate, se solo pensiamo alle prove colore e alle cianografiche “elettroniche”, o alla stampa di grande formato e cartellonistica oppure su tessuto, per arrivare infine ai sistemi di personalizzazione e codifica, ci rendiamo conto di quanto l’inkjet sia già penetrato fortemente nel mondo della riproduzione a colori industriale, spesso sostituendo altri procedimenti di stampa convenzionali analogici, mentre in altre circostanze aprendo nuove prospettive mercati innovativi. Quindi potremmo affermare che si tratta di una tecnologia ormai matura e pronta per il fatidico salto di qualità. Difatti l’inkjet ad alta velocità si presenta con le carte in regola per sfondare e Ipex lo ha confermato ancora una volta. Anche in questo caso coesistono più tecnologie a darsi battaglia, sia a foglio che a bobina, basandosi su getto a goccia DOP o continuo. Si tratta in ogni caso di tecnologie consistenti, di alto livello, congeniate per fornire risultati di buona qualità con una produttività elevata. Clicca qui per leggere la versione integrale dell’articolo e se poi vorrai dire la tua clicca sulla parola "commenti" che troverai alla fine dell’articolo. Il 28 maggio a Milano si terrà una giornata di convegno – incontro – dibattito sull’inkjet production printing. Per saperne di più clicca qui.