Gli stampatori europei, incluse 5 aziende grafiche italiane, hanno investito in offset a foglio dotate della geniale tecnologia H-UV di Komori. Dopo il Giappone, attualmente è la Francia il Paese europeo con il  maggior numero di macchine installate che utilizzano lampade UV e inchiostri dedicati per sfornare fogli subito pronti per l’uso, grazie all’essiccazione istantanea degli inchiostri, indipendentemente dal supporto utilizzato. Ora la tecnologia Komori è in fase d’introduzione anche in altri Paesi europei, come Belgio, Paesi Bassi e Scandinavia. A Drupa Heidelberg ha dimostrato la tecnologia LE-UV e ha dato il via alle installazioni in Svizzera e in Germania. Anche KBA annovera clienti per la propria tecnologia HR-UV, che impiega lampade LED e non lampade UV, anche se l’essenza non cambia: basso consumo energetico e fogli stampati che si asciugano subito e sono pronti per essere sottoposti a eventuali lavorazioni di finishing. Esiste anche un vantaggio ecologico, oltre che economico, legato a queste nuove tecnologie di essiccazione proposte dai principali produttori di macchine da stampa. Un sistema d’essiccazione che utilizza una singola lampada richiede molto meno energia rispetto a un sistema UV standard o a un forno combinato IR/aria calda. Non dimentichiamo, infine, i vantaggi qualitativi. In Francia alcuni dei più famosi produttori di profumo hanno insistito affinché il loro lavoro venisse stampato con macchine H-UV, in grado di garantire una qualità di stampa superiore grazie all’impiego di inchiostri ad alta pigmentazione. In Giappone l’UV è prossimo a diventare il processo di stampa dominante. Komori vi ha installato più di 150 macchine con tecnologia H-UV, Ryobi ha dichiarato che l’80% delle macchine recentemente vendute sono UV LED e anche Sakurai vanta clienti con macchine dotate di UV LED. Ci sono fattori che rendono l’UV la tecnologia ideale per il mercato giapponese. Tra questi la carenza di spazio che limita l’utilizzo di macchine con uscita prolungata e la richiesta di stampati di alta qualità senza tracce di polvere antiscartino; infine i giapponesi sono dovuti ricorrere a degli espedienti per ridurre il consumo di energia elettrica in seguito al terremoto che ha messo fuori uso la centrale nucleare di Fukushima. Il fatto che la tecnologia H-UV di Komori sia applicabile anche sulle roto-offset consente di eliminare la presenza del forno, rendendo le rotative commerciali molto più compatte e consentendo un notevole risparmio energetico, perché l’assorbimento legato al forno viene eliminato. E proprio in Giappone sono già in funzione molte rotative H-UV. Uno degli ostacoli che stanno inibendo una più rapida adozione di questa tecnologia è rappresentato dagli inchiostri e dal loro costo. Gli inchiostri sono infatti molto più costosi e fino ad oggi Toyo è stato l’unico produttore. Huber, Flint, INX e Heidelberg sono ora in grado di fornire inchiostri adatti alla nuova generazione UV e Toyo inizierà a produrre inchiostri in Europa nello stabilimento di Arets in Belgio che ha acquistato l’anno scorso. Tuttavia, come le leggi di mercato insegnano, il costo dell’inchiostro diminuirà man mano che crescerà il numero delle installazioni. Secondo Yolé Developpement, un’azienda di ricerca francese, il mercato per l’UV LED si quintuplicherà tra il 2012 e il 2017.