La crisi continua a mordere il mercato della stampa però dal settore dell’industria grafica, e in particolare da quello della stampa dei libri, arriva anche qualche notizia positiva sul fronte degli investimenti. Easydot, distributore di Timsons in Italia, ha infatti in corso l’installazione di due rotative Timsons alla Puntoweb di Maurizio Farina e alla Lego del gruppo Olivotto. Entro un mese, conferma lo stesso Maurizio Farina, la Timsons T32 bicolore (che arriva a stampare fino a 128 pagine e 64 con il giro ripetuto) è stata acquistata di seconda mano e dovrebbe entrare in produzione nello stabilimento di Ariccia affiancando altre due Timsons, una T48 e una T32 e aumenterà la capacità produttiva sul fronte della stampa di libri brossurati o cartonati. Ma in Puntoweb (150 dipendenti più altri 40 nella Legatoria Europa per assicurare il ciclo completo produttivo anche sul fronte del finishing, compreso il punto metallico) quest’estate verrà installata anche una Lithoman a 48 pagine, 4 colori in arrivo dalla Francia e rilevata in sede di fallimento aziendale. La Lithoman potenzierà un parco macchine che comprende già una 64 pagine sempre Lithoman, una Komori 16 pagine e una Speedmaster 70×100 a dieci colori. La scelta di investire circa 2,5 milioni di euro nelle due macchine, conclude Maurizio Farina, è sicuramente coraggiosa in tempo di crisi. Ma è proprio questo il momento in cui fare investimenti per controbattere la crisi, ottimizzare i cicli di lavoro (dai libri per la Timsons alle riviste e cataloghi per la Lithoman) dimostrando che Puntoweb vuole continuare a crescere ed è un’azienda più che mai viva. A fine agosto, infine, comincerà a essere preparata l’area d’installazione per una nuova rotativa Timsons T14 quattro colori per il gruppo Olivotto, che sarà consegnata per fine ottobre ed entrerà in produzione entro la fine dell’anno. La macchina verrà installata nello stabilimento di Lavis presso la Lego. La scelta di Giulio Olivotto di raddoppiare la capacità produttiva acquistando questa seconda rotativa è decisamente un segnale positivo che arriva dopo un periodo di forte riorganizzazione del Gruppo per affrontare la crisi. E in qualche modo conferma anche il trend in atto di un ritorno di una parte delle commesse di stampa dei libri che erano finite in Cina.