Chi, in questo preciso momento storico, può sottovalutare l’importanza di una gestione delle materie prime e dell’energia che eviti sprechi e danni all’ecosistema, e promuova quell’economia non lineare in cui le merci (gli scarti) di adesso generano le risorse di domani? Al tema sempre più carico di valenze dell’economia circolare questo 23 marzo i partner di The Innovation Alliance – Ipack-Ima, Green Plast, Print4All e Intralogistica Italia – insieme a Fiera Milano hanno dedicato un summit online intitolato “Intelligenza Artificiale e modelli di Economia Circolare: verso un ecosistema industriale rigenerativo”.

È stato concepito come ultima “tappa di avvicinamento” alla kermesse dedicata al mondo del printing che si svolgerà dal 3 al 6 maggio nel quartiere fieristico di Milano-Rho e vedrà svolgersi in concomitanza le fiere complementari di packaging, “plastiche verdi” e logistica industriale, per offrire agli utilizzatori di tutti i settori applicativi una visione d’insieme delle soluzioni di imballaggio, dai materiali alla logistica di fabbrica.

Presieduto da Mariangela Pira, giornalista di Sky Tg 24, il summit ha portato alla ribalta i grandi progetti sovranazionali per la promozione di una cultura e una pratica della Sostenibilità, le visioni degli economisti, le prospettive aperte dalla Ricerca e dagli sviluppi tecnologici – con un focus sulle interazioni fra Economia Circolare e Intelligenza Artificiale – e i programmi concreti messi in campo da aziende di tutta la filiera di produzione e consumo, packaging compreso.

Gli interventi dei relatori

Alice Bodreau della Ellen MacArthur Foundation definisce il problema alla base del concetto di circolarità con qualche dato (ad esempio, solo il 2% delle plastiche viene riciclato in modo da poter essere riutilizzato) e una considerazione di base: per transitare dall’attuale economia lineare dello spreco e dell’inquinamento a un’economia sostenibile non basta occuparsi “downstream” di recupero e smaltimento dei rifiuti prodotti. Occorre fare innovazione “upstream” ovvero iniziare a progettare i beni e i relativi imballaggi in modo che possano avere una vita più lunga possibile ovvero essere riparabili, riutilizzabili e infine interamente recuperabili per generare nuove risorse.

Dal rappresentante dell’UE arrivano anticipazioni sul nuovo Circular Economy Plan europeo, in fase di implementazione (30 marzo).  William Neale della Commissione Europea ricorda il passaggio dall’approccio degli anni ’70, teso a punire gli inquinatori dopo che hanno fatto il danno, all’attuale politica preventiva e sistemica, di cui il nuovo provvedimento è l’ultima evoluzione.

Anche Laura D’Aprile, capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del Ministero competente passa in rassegna gli obiettivi e gli ostacoli da superare per rendere l’economia italiana più circolare e al tempo stesso competitiva e inclusiva.

Gianluigi Greco, direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica presso l’Università degli Studi della Calabria, presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale AIxIA e membro dell’europea EurAI ha mostrato come il contributo che l’Intelligenza Artificiale (AI) può offrire alla transizione verso un’economia circolare è determinante ed estremamente variegato. Ad esempio è determinante nel progettare materiali con determinate proprietà (la riciclabilità ad esempio), in un tempo infinitamente inferiore a quello “dell’approccio fisico” (umano); creare nuovi modelli di business circolari mettendo in relazione domanda e offerta di beni con determinate caratteristiche; analizzare la durata della vita di un manufatto per effettuare un piano di manutenzione predittiva, ridurre difettosità e sprechi; migliorare e gestire il processo di smistamento dei rifiuti.

Le tavole rotonde

La seconda sessione del Summit è stata interamente dedicata alle esperienze delle aziende. Ricchissimo il panel dei CEO delle imprese, che hanno raccontato belle storie di “economia circolare applicata”. Hanno parlato: Giulio Bonazzi (Aquafil), Carlotta de Bevilacqua (Artemide), Giuseppe Di Martino (Pasta Di Martino), Simon Pietro Felice (Caviro Group), Pierroberto Folgiero (Maire Tecnimont), Nazzarena Franco (DHL), Lamberto Vallarino Gancia (Domori – Illy Group), Radek Jelinek (Mercedes-benz), Francesco Pintucci (Isem Group), Christophe Rabatel (Carrefour), Sara Scrittore (Colgate-Palmolive), Valentina Pasqui (Pasqui Coating Converting Printing Company) Massimo Zonca (Poplast).