Dicono che in questi giorni Fabio Franceschi, uno degli industriali grafici di maggior successo degli ultimi anni con la sua Grafica Veneta, punto di riferimento per la stampa di libri di oltre sessanta tra i più importanti editori del mondo (compreso il best seller Harry Potter), sia diventato un piccolo “ragioniere”. Sta infatti calcolando in queste ore il costo di un investimento che potrebbe far fare un nuovo, importante salto di qualità all’azienda di Trebaseleghe, in provincia di Padova. Acquisire Rotoalba, l’azienda in provincia di Cuneo (180 dipendenti e circa 40 milioni di euro di ricavi) che stampa in rotocalco le riviste della Periodici San Paolo ma lavora anche per conto terzi e tra le sue più importanti commesse annovera quella della stampa dei cataloghi Ikea. Quello attuale è un momento tutt’altro che facile per gli stampatori rotocalco tanto che il gruppo tedesco Bagel, che controlla l’85% di Rotoalba (il restante 15% è rimasto nelle mani dei Paolini) ha maturato la decisione di uscire di scena (mantenendo forse una partecipazione minoritaria). Per rilevare il pacchetto di maggioranza dell’azienda guidata da Rino Costanzo si sarebbero fatti avanti alcuni grandi gruppi grafici italiani e, tra questi, quella che in queste ore starebbe siglando l’accordo (e c’è chi dice che l’intesa sarebbe già stata raggiunta) c’è proprio Grafica Veneta. L’azienda di Franceschi ha realizzato in questi anni una crescita strepitosa, tanto che nel 2011 ha raggiunto i 10 mila titoli di libri stampati con un aumento del 15% dello stampato. L’anno scorso la classifica dei best seller è stata guidata da un ex aequo: “Versione di Vasco” edito da Chiare Lettere e “Inheritance” di Rcs entrambi con 350 mila copie, secondo posto per “Il linguaggio segreto dei fiori” di Garzanti con 271 mila, sul terzo podio “Steve Jobs” per Mondadori con 195 mila, a seguire “Io, Ibra” della Rcs con 170 mila, “La maestra di cucina” per Baldini con 120 mila, “Lo scalpellino” edizioni Marsilio con 95 mila ed infine “Poco o niente” di Rcs con 86 mila. Se il trend positivo è continuato anche nel 2011 con un aumento superiore al 30% dei ricavi (il 70% sui mercati esteri), a fare la differenza è stato il risparmio ambientale calcolato con una riduzione di anidride carbonica di 2400 tonnellate grazie all’impianto fotovoltaico installato sul tetto dello stabilimento di 50 mila mq. All’impatto “zero” ha contribuito anche l’uso della carta riciclata, scelta pulita e apprezzata dalle principali 60 case editrici (soprattutto nordiche e svedesi in particolare). Forte anche nel mercato degli allegati ai quotidiani con la Russia tra i clienti più importanti insieme a Romania e gran parte dell’Est Europa (mentre tra gli emergenti si inseriscono i Paesi del Sud America e all’orizzonte si intravvedono buone prospettive commerciali in Spagna), ora Grafica Veneta, impegnata anche nel raddoppio dello stabilimento (100mila mq) alimentato con fotovoltaico e biomasse, ha messo gli occhi su Rotoalba. Considerando la stampa rotocalco dell’azienda di Alba funzionale anche alle enorme espansione nel mercato editoriale che ha fatto dell’impresa di Franceschi un punto di riferimento internazionale.