In meno di due anni dalle secche di un mercato stagnante alla navigazione in mare aperto, con prospettive di sviluppo ancora tutte da immaginare. È la storia di successo di GraficaSette, una piccola azienda grafica di Bagnolo Mella, nell’hinterland di Brescia. Nata nel 1977, con tre soci e una ventina di dipendenti, era alla prese col fatturato in contrazione e una costante erosione dei margini: una situazione negativa che rischiava di sfociare in una crisi cronica. Poi la decisione inedita e coraggiosa: non seguire i concorrenti nella corsa ai ribassi che finisce per colpire la redditività, lavorare solo con clienti affidabili nei pagamenti e infine dimezzare la capacità produttiva offset eliminando una delle due macchine da stampa 70×100. La riduzione volontaria del fatturato ha permesso di salvaguardare i margini e liberare energie per crescere. Come? Creando la start-up SevenMediaLab, una rete di professionisti che realizza servizi di alto valore aggiunto per i clienti tradizionali ma anche per un bacino del tutto nuovo. “L’idea era di dare al mercato qualcosa di nuovo, andare oltre la stampa e fornire noi stessi i servizi di cui prima non disponevamo – spiega Remo Cattina, socio di Grafica Sette –. Il team che si è creato spazia in tutto il campo della comunicazione per le aziende mentre noi facciamo da capocommessa, mantenendo all’interno dell’azienda l’area organizzativa, l’amministrazione e il supporto commerciale. I progetti vanno dai siti web alla creazione di pagine pubblicitarie, dai servizi fotografici ai video in 3D, dai rendering ai video aziendali, fino a grafica, stand fieristici, banner, gadget, realtà aumentata, social network…” Partito da poco, e in attesa di una conferma che arriverà dal primo bilancio di un esercizio intero, il progetto di riposizionamento competitivo di Grafica Sette e della start-up SevenMediaLab sta funzionando alla grande e ha creato nuove opportunità per un’azienda che non si è arresa a un declino che molti considerano inevitabile. Anche grazie a un assetto che la distingue dalla classica agenzia di comunicazione, che non ha alle spalle un’azienda produttiva. Anzi, i soci guardano con interesse al nuovo mercato e guardano con favore alla crescita di un segmento non più così “collaterale”. “Saremmo entusiasti se questa parte di business diventasse preponderante – conferma Cattina – salendo oltre il 50% del fatturato complessivo dell’azienda”. E grazie a questo pacchetto di nuovi servizi ha ritrovato vigore anche il business della stampa, con clienti vecchi e nuovi che vedono di buon occhio la possibilità di integrare le commesse su carta arricchendole di contenuti multimediali.  I primi numeri confermano questo trend: nei primi nove mesi dell’anno la nuova società ha fatto segnare oltre 400 commesse, andando già ben oltre il budget previsto per l’intero esercizio. E la proiezione di fatturato di SevenMediaLab è già arrivata al 25% del totale di Grafica Sette, con una radicale trasformazione del posizionamento dell’azienda. “Ne siamo particolarmente soddisfatti – aggiunge – sia perché dimostra che nei servizi innovativi il modello della rete tra professionisti funziona, ma anche perché la situazione del settore a Brescia rimane molto pesante”. Che insegnamenti trarre da questa case history? Che per non farsi mettere in ginocchio dalla crisi bisogna provarle tutte, ma proprio tutte (all’inizio Grafica Sette aveva tentato l’aggregazione con una media azienda bergamasca e l’integrazione con una piccola cartotecnica locale); che occorre valutare con realismo il parco clienti e la loro capacità (e propensione) a pagare; che se lo stagno si prosciuga è necessario diversificare la propria offerta; che far girare le macchine non serve a niente se il fatturato non porta con sé anche adeguati margini di guadagno. E infine che contro la crisi la strategia vincente (meglio: l’unica) è crescere.