Sono giorni decisivi per il futuro di Roto2000 che sta subendo gli effetti provocati a inizio dicembre dai tredici arresti per una presunta frode fiscale da circa 30 milioni di euro condotti dalla Guardia di Finanza. Tra i quali quello di Mauro Arneri, legale rappresentante dell’azienda. Un vero e proprio terremoto che ha messo in difficoltà il gruppo di Casarile, importante realtà del settore. Un’azienda con circa 120 dipendenti, oltre 30 milioni di euro di ricavi, un moderno parco macchine composto da due Rotoman a 16 pagine, una a 32 pagine e due Lithoman a 80 pagine, commesse dall’editoria (libri e riviste) al mondo commerciale (dai cataloghi per i tour operator ai volantoni della Gdo) che, apparentemente, risentiva meno di altre della generale crisi del mercato. Fino allo scoppio dell’inchiesta e agli arresti. Una vicenda che, come detto, ha avuto forti ripercussioni tanto che nei giorni scorsi, spiega Francesco Aufieri, segretario provinciale della Slc-Cgil di Milano, sarebbe stato interrotto anche l’allacciamento della fornitura di energia elettrica facendo, di fatto, cessare temporaneamente l’attività. Attività che potrebbe riprendere, aggiunge il sindacalista, se andasse a buon fine la trattativa in corso, curata da un noto studio legale milanese che assiste Mauro Arneri, ancora proprietario della maggioranza delle azioni di Roto2000 e ancora amministratore unico della società, sebbene in regime di “prorogatio”. “In base a quello che ci è stato comunicato dall’azienda in questi giorni – spiega Aufieri – sono in corso trattative con due operatori del settore che avrebbero avanzato offerte per rilevare l’attività, all’inizio magari con la formula dell’affitto di ramo aziendale”. I nomi dei possibili “cavalieri bianchi” non sono stati fatti (la trattativa ovviamente è molto riservata e delicata) ma sul mercato sono già corsi molti identikit tra i quali quelli di Grafica Veneta, del gruppo Guido Veneziani Editore e di Pozzoni. Nomi che non hanno però ricevuto alcuna conferma e potrebbero essere le solite, classiche voci che corrono in situazioni come questa. “Comunque a breve sapremo quale sarà il futuro di Roto2000 – chiosa il segretario provinciale della Slc-Cgil – perché il tempo stringe e ci è stato detto che la trattativa è alla fase finale per una soluzione, speriamo, positiva. Intanto ci stiamo attivando per il ricorso agli ammortizzatori sociali per i dipendenti rimasti a casa per la temporanea cessazione dell’attività, mentre bisognerà capire se l’eventuale ingresso di un nuovo azionista dovrà comportare o meno il passaggio della società a una fase di commissariamento con un amministratore straordinario”.