L’Istituto per la Stampa dell’Università di Darmstadt (IDD) e la Heidelberg hanno rinnovato la loro collaborazione relativamente al progetto “functional printing” che ha l’obiettivo di mettere a punto nuove applicazioni per l’industria della stampa. La ricerca si concentra soprattutto su nuove tecnologie di verniciatura e di finishing che consentano alle aziende grafiche, e in particolare agli stampatori di packaging, di uscire dalla massa. Il termine “funzionali” è riferito a proprietà che aprano nuovi orizzonti al prodotto stampato consentendogli di raggiungere nuovi effetti decorativi e visuali sfruttando proprietà elettriche ed elettroniche. La collaborazione iniziata tre anni fa tra l’Istituto di ricerca e il produttore di macchine da stampa ha già portato a realizzare espositori o imballaggi che grazie alla elettroluminescenza o a inchiostri termocromatici si arricchiscono di effetti luminosi sul punto di vendita. La ricerca si indirizza ora verso applicazioni nell’ambito dell’elettronica organica. Qui i campi di applicazione sono vastissimi: si va dall’elettronico fotovoltaico ai sistemi per display e illuminazione OLED (organic light emitting diode), dalla tecnologia dei sensori fino alle applicazioni elettriche/elettroniche dei circuiti con transistor. Heidelberg ha messo a disposizione dell’Istituto di Darmstadt una Gallus RCS 330-HD configurata con gruppi stampa dei quattro sistemi – offset, flexo, serigrafia e rotocalco – la cui sequenza può essere modificata in base agli obbiettivi da raggiungere. Tra i vari gruppi possono inoltre essere montati forni o speciali dispositivi di rilevazione e misurazione. Queste sperimentazioni, comunica il costruttore tedesco, che per ora si avvalgono di una macchina rotativa, sono studiate per essere trasferite sulla piattaforma delle macchine a foglio della serie Speedmaster.