Flint Group, produttore mondiale di inchiostri da stampa, si starebbe avvicinando a un accordo sul debito, visto come condizione preliminare per procedere a un processo di vendita avviato dai suoi proprietari alla fine dello scorso anno. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters citando fonti vicine all’azienda.

La diffusione del coronavirus, continua l’agenzia di stampa, ha colpito duramente le catene di approvvigionamento di Flint Group, facendone diminuire le vendite. Il gruppo “si aspetta che il suo margine operativo lordo (Earnings before interest, tax, depreciation and amortization, EBITDA, un indicatore di redditività che evidenzia il reddito di un’azienda basato solo sulla sua gestione operativa, senza considerare gli interessi, le imposte, il deprezzamento di beni e gli ammortamenti, ndr) sia in calo rispetto ai 266 milioni del 2019 – affermano le fonti. Un’altra fonte ha affermato che potrebbe raggiungere i 220 milioni di euro quest’anno, mentre un’altra ha dichiarato di aspettarsi un dato più elevato. Il fatturato 2019 di Flint Group si è attestato nel 2019 a 2 miliardi di euro; sono all’incirca 6.800 i dipendenti del gruppo in tutto il mondo.

La società, di proprietà della divisione Merchant Banking di Goldman Sachs in partnership con Koch Equity Development LLC, una consociata di Koch Industries, Inc., si sarebbe impegnata con i suoi finanziatori a porre il proprio finanziamento su una nuova base, hanno detto le fonti di Reuters. Secondo le previsioni, ci sarebbe un accordo di estensione e modifica dei 1,7 miliardi di euro (1,86 miliardi di dollari) di passività che dovrebbe essere concordato entro le prossime due o tre settimane, continuano le fonti dell’agenzia, aggiungendo che ciò potrebbe comportare una proroga delle scadenze di due anni a condizioni leggermente migliori.

Flint, il numero due dei produttori di inchiostro al mondo dopo Sun Chemical (parte di Dainippon Ink and Chemicals, Incorporated, nota come DIC Corporation, quotata a Tokyo), sarebbe stata messa in vendita alla fine del 2019. Un processo bloccato dalla pandemia ma che potrebbe essere riavviato presto, hanno affermato due delle fonti di Reuters, mentre un’altra avrebbe asserito che la proprietà potrebbe concedere più tempo prima di rimettere sul mercato la società.

Flint Group nasce dalla società di acquisizione CVC attraverso una fusione delle ex unità BASF (BASFn.DE) e Akzo Nobel (AKZO.AS) con Flint Ink – con sede negli Stati Uniti -, ed è stata venduta a Koch e Goldman nel 2014 con una valutazione di oltre 2,2 miliardi di euro. Flint, gruppo con sede principale in Lussemburgo – continua l’articolo di Reuters – realizza la maggior parte dei profitti nel settore dell’imballaggio, mentre gli inchiostri per l’industria della stampa rappresentano il resto. Queste due unità potrebbero eventualmente essere vendute a diversi acquirenti, ha affermato una delle fonti dell’agenzia di stampa, aggiungendo che potrebbero essere investimenti interessanti per società dello stesso settore oppure per gruppi di private equity.

“Goldman Sachs e JPMorgan stanno informando i proprietari di Flint sulla situazione, affermano le fonti. Gli istituti bancari hanno rifiutato di commentare, mentre Koch non era disponibile per un commento”, conclude l’articolo Reuters.
 

Foto da www.flintgrp.com