Dopo il clamoroso successo riscosso l’anno scorso, i finanziamenti SACE SIMEST saranno nuovamente a disposizione delle imprese italiane a partire dal 3 giugno 2021, ma considerando la richiesta registrata nel 2020, la tempestività deve essere d’obbligo.  A oggi, l’agevolazione SACE SIMEST prevede finanziamenti a tasso agevolato, secondo il regime “De Minimis”, e cofinanziamenti a fondo perduto, in fase di autorizzazione, nel rispetto del Temporary Framework, e si sviluppa nelle seguenti sette misure, con i relativi massimali:

“Programmi per lo sviluppo del commercio elettronico (e-commerce) in Paesi esteri”.

Questa misura è volta a sostenere lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, attraverso una piattaforma informatica sviluppata in proprio o tramite soggetti terzi (Market place), per la distribuzione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano in un solo Paese estero – Da 25 mila euro a 450 mila euro per la realizzazione di una piattaforma propria e 300 mila euro per l’utilizzo di un Market place fornito da soggetti terzi;

“Marketing e/o promozione del marchio italiano – Finanziamento per la partecipazione a fiere, mostre e missioni di sistema in Paesi esteri e per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia”.

Misura pensata per la partecipazione a una sola iniziativa internazionale, anche virtuale, con data di inizio successiva alla data di presentazione della domanda, al fine di promuovere l’attività dell’impresa nei mercati di riferimento – Fino a 150 mila euro;

“Miglioramento e salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici”

Misura pensata per favorirne la competitività sui mercati esteri – Fino a 800 mila euro;

“Programmi di assistenza tecnica per la formazione e programmi di assistenza tecnica post-vendita in Paesi esteri”.

Misura divisa in due tipologie di interventi: la Misura A è volta al supporto della formazione tecnica del personale in loco, successivamente alla realizzazione di un investimento avviato dall’impresa da non più di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda; la Misura B, invece, riguarda il finanziamento di iniziative relative all’assistenza post-vendita, che devono essere previste nel contratto di fornitura collegato alle iniziative stesse. Per entrambe le misure, le spese devo essere sostenute in relazione a iniziative svolte in un solo Paese estero e nello stesso settore di attività dell’impresa o di quello del Gruppo di appartenenza. – Fino a 300 mila euro per la Misura A e fino a 100 mila euro per la Misura B;

“Studi di prefattibilità e fattibilità in Paesi esteri”

Al fine di consentire una verifica preventiva della fattibilità di un investimento commerciale o produttivo in un solo Paese estero e in relazione a un’iniziativa nello stesso settore di attività dell’impresa o di quello del Gruppo di appartenenza – Fino a 350 mila euro per studi finalizzati a un investimento produttivo e 200 mila euro per studi finalizzati a un investimento commerciale;

“Programmi di inserimento nei mercati esteri”

Mediante la realizzazione di strutture commerciali stabili in un solo Paese estero per promuovere beni e/o servizi prodotti in Italia o, comunque, distribuiti con marchio italiano in massimo due Paesi target per lo sviluppo nella stessa area geografica – Da 50 mila euro a 4 milioni di euro;

“Inserimento temporaneo in azienda di Temporary Export Manager (TEM) funzionali alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione in Paesi esteri”.

La misura prevede che, attraverso la sottoscrizione di un apposito contratto di prestazioni consulenziali erogate esclusivamente da Società di Servizi, possa essere finanziato un progetto nello stesso settore di attività dell’impresa o di quello del Gruppo di appartenenza in massimo tre Paesi esteri – Da 25 mila euro a 150 mila euro.

I finanziamenti SACE SIMEST sono un aiuto di Stato importante a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane. Occorre, però, fare attenzione ai parametri definiti da ognuna delle sette misure per valutare la reale possibilità di accedere all’agevolazione, ed essere tempestivi nella presentazione della domanda: nel 2020, l’incremento del numero di richieste rispetto al 2019 è stato pari al 1116% e l’incremento del volume è stato pari al 1114%. A partire dal 3 giugno 2021 sarà possibile presentare nuovamente le domande per richiedere l’agevolazione, ma restano ancora da capire la reale dotazione per il 2021 e la possibilità di usufruire del cofinanziamento a fondo perduto, con la relativa quota.

Contenuto a cura
di Ayming Italia