E’ forse il settore che ha sofferto di più la crisi che in questi anni ha colpito il mercato editoriale e commerciale con una drastica riduzione di fogliazioni e tirature e una guerra sempre più forte sul fronte dei prezzi. Ma il 2017 potrebbe essere l’anno se non del riscatto almeno del risveglio d’interesse sulle rotooffset anche se rimane ancora una sovraccapacità produttiva degli impianti installati nelle principali aziende rotativiste rispetto all’andamento di un mercato che ha visto, secondo Maurizio Vercelli Dequarti, responsabile delle risorse umane e degli affari legali del gruppo Pozzoni, un inizio d’anno caratterizzato da un trend debole che ha confermato la frenata dell’ultima parte del 2016.

Proprio il gruppo Pozzoni, come già scritto da Stampamedia.net, avrebbe l’intenzione di fare uno dei più importanti investimenti dell’anno in una nuova rotativa chiamata a sostituire la 64 pagine distrutta dall’incendio scoppiato nei mesi scorsi nello stabilimento Elcograf di Pozzo d’Adda. Se l’acquisto verrà deciso, Elcograf tornerà a disporre di 12 rotooffset in produzione oltre che a Pozzo d’Adda, a Madone, Verona e Cinisello Balsamo.

A luglio verrà invece installata alla Tiber di Brescia un 48 pagine Kba C618, una macchina di seconda mano acquistata direttamente dalla casa tedesca che l’ha completamente revisionata e che si affiancherà alle altre due rotative “gemelle” già in produzione, una Compacta 618 a 48 pagine e una Compacta 318 a 24 pagine. In questo modo verrebbe rafforzata la capacità produttiva della divisione rotooffset di Tiber impegnata nello sviluppo della stampa piana anche attraverso – se andrà in porto la trattativa in corso – l’acquisizione delle Grafiche Artigianelli sempre di Brescia.

Alle Grafiche Abramo di Catanzaro invece sarebbe già stata messa in produzione una delle due Sunday Press Goss (quella a 64 pagine) rilevate l’anno scorso durante l’asta per la vendita degli impianti della ex Mazzucchelli. La seconda Goss Sunday (una 48 pagine) dovrebbe invece cominciare a girare entro la fine dell’anno.

Un’altra 48 pagine, una Kba ex Coptip e poi comprata dall’allora Mazzucchelli (e considerata forse la migliore del parco macchine dell’azienda finita nel crac Veneziani) avrebbe preso la strada del Lazio e sarebbe in produzione alla Union Printing di Viterbo.

Se si considera anche il salvataggio da parte della Poligrafici Il Borgo (gruppo Amodei) della Rotolito Emiliana con la ripresa a pieno ritmo dell’attività e quindi di una Kba Compacta 818 a 64 pagine, in questi mesi l’offerta dei rotativisti è aumentata. Con la speranza da una parte di vedere nella seconda parte dell’anno una ripresa della domanda (dove giocano un ruolo fondamentale i “volantoni” della Gdo che non sembrano soffrire la concorrenza della comunicazione online) e dall’altra di intercettare sempre più commesse estere.

Ed entro l’anno potrebbe concretizzarsi anche l’altro più importante investimento in una rotooffset nuova di grande formato (forse 80 pagine) insieme con quello ipotizzato da Pozzoni. A farlo, secondo rumor di mercato che però non trovano conferma dalla cooperativa modenese che non avrebbe ancora deciso nulla al riguardo, potrebbe essere la Coptip che, se davvero come si racconta, desse il via a questa operazione – vedremo nelle prossime settimane – aggiungerebbe un’altra maxi rotativa tecnologicamente avanzata e versatile alle tre già in produzione, una manroland Lithoman a 80 pagine e due a 72.