In tempo difficili per il settore grafico, che in cinque anni ha visto crollare la produzione di circa il 50%, chi vuole restare sul mercato deve ridurre i costi, aumentare la capacità produttiva e la competitività e perseguire la strada delle sinergie e delle integrazioni. Ed è la strategia adottata dalle Officine Grafiche Novara 1901, conosciuta sul mercato con il marchio Deaprinting, da quando, oltre un anno fa, hanno come principale azionista la Mascagni srl collegata a Tim Management e alla guida un Cda composto dal presidente Federico Cherubini, dall’ad Cesare Tocchio e il consigliere e Cfo Mario Cacciatore. Così Deaprinting ha firmato il 1° aprile l’accordo con la Società Arti Grafiche Amilcare Pizzi SpA in liquidazione, per l’acquisto, preceduto dall’affitto del ramo d’attività, della storica azienda di Cinisello Balsamo. L’acquisto sarà realizzato, come prevede l’intesa, quando verrà espletata l’eventuale procedura concorsuale della Pizzi. L’accordo, preceduto da un’intesa propedeutica con le organizzazioni sindacali raggiunta nei giorni scorsi, è già attivo e quindi la gestione della Amilcare Pizzi è passata a Deaprinting. La casa editrice Silvana Editoriale è esclusa da questa intesa. Il perimetro del ramo d’azienda oggetto della transazione  è costituito dal marchio “Amilcare Pizzi” (che resterà sul mercato), da tutti i macchinari sia di proprietà sia in leasing (lo stabilimento di Cinisello conta su un reparto rotative composto da due 64 pagine ultima generazione Lithoman e due rotative KBA 48 e 16 pagine mentre il reparto piane ha 3 KBA grande formato 120×160 di cui due a 5 colori e una a 4), da 60 dipendenti su un totale di 75 (le eccedenze saranno gestite con cassa integrazione e ammortizzatori sociali). Con questa integrazione, spiega Tocchio, nasce un polo grafico con due centri produttivi (Novara e Cinisello), un fatturato di oltre 60 milioni di euro (33 Deaprinting, con il 70% realizzato all’estero, e quasi 30 la Pizzi) e 150 dipendenti (60 a Cinisello e 90 a Novara su un totale di 160, che include però 70 persone in cassa integrazione a rotazione, di cui 20 prepensionati). Specializzata nella produzione di libri anche di grande formato, collezionabili, riviste e scolastica (era la storica stamperia della casa editrice Deagostini), con oltre 100 anni di storia alle spalle, oggi Deaprinting, pur rimanendo un fornitore privilegiato per Deagostini, ha una vasta clientela, soprattutto internazionale. Che serve operando nel sito produttivo di Novara (50mila metri quadrati) dove si avvale di un reparto roto (due 48 pagine e una 16 di casa Goss) e uno piana (quattro Kba a 4 e 5 colori con vernice: tre 120×160 e una 70×100), della pre-press e della consociata Legatoria del Verbano con circa 50 addetti. Anche la Pizzi (specializzata nella stampa di libri d’arte e nei volantini per la Gdo) vanta un centinaio di anni di attività e ora la sua storia si  incrociata con quella delle Officine Grafiche Novara 1901 per creare un unico gruppo in grado di essere più forte e competitivo sul mercato e che potrà in futuro essere polo di aggregazione per altre aziende grafiche.