Lo avevamo anticipato su Stampamedia.net a inizio ottobre. E in questi giorni si è concretizzato con la firma dell’ordine. Stiamo parlando del maxi investimento, del valore di oltre 14 milioni di euro, deciso dal gruppo Pozzoni per rinnovare completamente il parco macchine piane della Elcograf (ex Mondadori Printing) di Verona.

Dopo un’analisi delle offerte del mercato, spiega Maurizio Vercelli Dequarti, direttore risorse umane, affari legali e comunicazione del gruppo Pozzoni, per ragioni di carattere tecnico si è optato per Heidelberg rispetto ad altre case costruttrici.

L’ordine, il più importante sul fronte degli impianti offset in Italia da moltissimi anni (ma probabilmente tra i più significativi anche in Europa), riguarda l’installazione di due Heidelberg Speedmaster XL 106 in formato 75×106 di cui una con voltura e di due Speedmaster XL 162, in formato 122×162, anche in questo caso con una delle due macchine con voltura.

“Le quattro nuove piane, di ultima generazione, spiega sempre Vercelli Dequarti, dovrebbero entrare in produzione a Verona sostituendo l’attuale parco macchine composto da otto offset. Del resto le nuove offset sono in grado di consentire di oltre il doppio della produzione di quelle “vecchie” e quindi quattro alla fine “lavoreranno” più di otto”.

In Pozzoni avevano pensato anche alla possibilità di adottare l’essiccazione Uv-Led ma alla fine si è optato per il sistema tradizionale più collaudato senza escludere che nel corso dell’ordine possa anche esserci un ripensamento. Le quattro Heidelberg dovrebbero essere installate entro settembre del prossimo anno, rispettando i termini (salvo proroghe) per il super ammortamento, gli importanti sconti fiscali per chi investe all’interno del programma Industria 4.0.

Le nuove macchine serviranno in particolare per la stampa di libri a colori (a cominciare da quelli d’arte) e la scelta di investire nell’offset conferma come questo mercato sia oggi quello più redditizio rispetto alla stabilità del rotooffset e alle difficoltà invece del rotocalco.

Prima delle quattro nuove Heidelberg, nello stabilimento Elcograf di Pozzo d’Adda dovrebbe essere installata la nuova Manroland Web System a 72 pagine (investimento da oltre 10 milioni di euro) identica a quella distrutta nell’incendio scoppiato a metà dicembre dello scorso anno.

In questo modo Elcograf tornerà a disporre di 12 rotooffset in produzione a cui aggiungere il nuovo parco macchine piane di Verona, gli impianti per la stampa di libri dello stabilimento di Cles (tre Cameron e due Timson) e le nove rotocalco, cinque a Verona e quattro a Melzo.

La capacità di investire segnala, pur nel contesto di un mercato che non è ancora completamente uscito dalla crisi, la vitalità del gruppo Pozzoni, impegnato sia a innovare sia a introdurre cicli produttivi sempre più ecocompatibili. E non è un caso che nelle scorse settimane Elcograf si sia aggiudicata il prestigioso premio per la sustainability assegnato, dopo una rigorosa selezione presso i suoi fornitori, dal gruppo Ikea. Un riconoscimento, chiosa Vercelli Dequarti, all’impegno profuso dal gruppo Pozzoni nella tutela dell’ambiente e, in particolare, per il passaggio al 100% di energia rinnovabile.