Le misure possono subire modifiche con il passare del tempo, oppure esserci dei chiarimenti scaturiti dalle domande mosse da chi ne usufruisce. In attesa di conoscere le proposte di riforma degli incentivi a favore delle imprese, attualmente in fase di studio e concertazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le associazioni datoriali e sindacali, l’Agenzia delle Entrate è più volte intervenuta per offrire chiarimenti e precisare dettagli operativi in materia di credito d’imposta per gli investimenti Beni Strumentali. La misura costituisce uno dei pilastri del Piano Transizione 4.0 e consente alle imprese di recuperare fino al 50% dei costi relativi all’acquisto di beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati. Di seguito le più recenti risposte ad interpello dell’Agenzia delle Entrate.

Risposta n. 600/2021 – Società tra professionisti e cumulo con il credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno

Le società tra professionisti rientrano tra i possibili beneficiari del credito d’imposta sui beni strumentali 4.0, in virtù del consolidato orientamento secondo il quale il reddito prodotto dalle società di professionisti va inquadrato come reddito d’impresa. È consentito il cumulo con il credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno, a condizione che il credito di imposta non superi i costi effettivamente sostenuti.

Risposta n. 602/2021 – Modalità di utilizzo del credito

Il contribuente potrà riportare in avanti il credito d’imposta nelle dichiarazioni dei periodi di imposta successivi senza alcun limite temporale, qualora non abbia capienza per utilizzare il credito di imposta maturato in tre quote annuali – e, quindi, nel limite massimo di tre esercizi previsto dalla norma.

Risposta n. 603/2021 – Periodo di sovrapposizione

Nel caso di investimenti ammissibili al credito d’imposta beni strumentali effettuati durante il periodo di sovrapposizione tra la normativa vigente nel 2020 e quella attualmente in vigore – ovvero nell’arco di tempo intercorrente tra il 16 novembre 2020 ed il 30 giugno 2021 – occorre distinguere diversi scenari, a seconda di quando sia stato effettuato l’ordine di acquisto e se sia stato versato un acconto.

La normativa vigente nel 2020 – che prevede aliquote agevolative e massimali di spesa inferiori – va applicata alla presenza congiunta delle seguenti condizioni:

ordine effettuato entro il 15 novembre 2020;
versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo totale dell’investimento entro la medesima data;
consegna del bene entro il 30 giugno 2021.

Risposta n. 718/2021 – Comodato d’uso gratuito dei beni

È possibile fruire del credito d’imposta beni strumentali 4.0 anche nell’ipotesi in cui gli stessi siano installati in comodato d’uso gratuito presso gli stabilimenti dei propri fornitori ubicati sul territorio italiano, a condizioni che i beni vengano utilizzati dal fornitore per esigenze produttive dell’impresa proprietaria.