“Abbiamo a cuore sopra ogni cosa il benessere e la salute dei nostri dipendenti e collaboratori, per questo siamo sempre stati un passo avanti al Governo nell’introdurre nelle nostre sedi e stabilimenti tutte le misure necessarie a scongiurare il più possibile il contagio da Covid19, e nel fare in modo che queste precauzioni venissero rispettate”. Marco Nespolo, amministratore delegato di Fedrigoni, ci tiene a rassicurare sia i lavoratori (e le loro famiglie) che il mercato: come da indicazioni dell’ultimo Decreto governativo, che inserisce tutta la filiera della carta tra i servizi essenziali, gli stabilimenti e i magazzini del Gruppo Fedrigoni in Italia e nel mondo rimarranno aperti e operativi, garantendo l’evasione di tutti gli ordini ricevuti, ma senza che questo incida minimamente sulla sicurezza di chi ci lavora. Gli impiegati sono stati messi in condizione di svolgere le loro mansioni da remoto, oppure stanno utilizzando giorni di ferie.
“Prima ancora che diventasse obbligatorio – continua Nespolo – abbiamo introdotto lo smart working per tutti gli impiegati il cui ruolo lo consenta, giusto il tempo di fare firmare le policy e dotare di un notebook chi non lo aveva. Abbiamo inoltre favorito l’adozione di sistemi di comunicazione via web per riunioni e incontri. Negli stabilimenti è stata introdotta la misurazione della temperatura corporea a distanza con infrarossi, presa all’ingresso di ogni turno, una misura molto apprezzata dai dipendenti”. L’evolversi degli eventi viene seguito con attenzione da un apposito comitato, che si riunisce in conference call ogni giorno per correggere o ampliare, se necessario, le misure già messe in atto; ne fanno parte tutte le funzioni chiave dell’azienda, risorse umane, ict, operations, sales, finance, comunicazione.
“Sono state garantite distanze di sicurezza di un metro o più in tutti i reparti e nelle aree comuni come mensa, spogliatoi e aree break – aggiunge il manager -. Laddove non fosse possibile mantenere questo spazio sono state rese obbligatorie le mascherine, fornite anche agli esterni, come ad esempio gli autotrasportatori, che comunque sono tenuti lontani dai lavoratori di Fedrigoni tramite percorsi obbligati e opportuni accorgimenti. Tutti i visitatori e fornitori esterni devono firmare una dichiarazione che attesti che non sono contagiati e non hanno avuto contatti con contagiati. Inoltre, abbiamo rafforzato le misure di pulizia, previste due volte al giorno, e installato dispenser per l’erogazione di gel disinfettante. Queste misure sono state prese non solo in Italia ma in tutte le sedi estere del Gruppo, vista la diffusione del Covid19 a livello globale”.
“Siamo in contatto con le ASL e le autorità locali – conclude Nespolo – con cui abbiamo un dialogo costante. Ringrazio inoltre RSU, RSL e sindacati per la grande collaborazione nel condividere gli interventi da adottare. Un grazie sentito anche a tutti i nostri dipendenti che, con grande professionalità, stanno contribuendo a gestire una situazione complessa”.