Dopo essere diventato in pochi anni un gigante leader della stampa in Europa, con oltre 900 milioni di euro di ricavi e più di 5mila dipendenti, prosegue la “cura dimagrante” di Circle Media Group. Che dopo avere messo a segno una robusta campagna di acquisizioni, si sta ridimensionando tra chiusure e cessioni, già realizzate o possibili in futuro. Con negative ripercussioni anche sull’occupazione tanto da aver fatto scattare già da mesi la mobilitazione in tutta Europa della federazione sindacale globale UNI Global Union.

L’ultimo comunicato emesso il mese scorso dall’azienda con base ad Amsterdam, che aveva cominciato la grande campagna di acquisizioni su scala europea con l’integrazione, nel 2017 di Roto Smeets Group (base a Daventer nei Paesi Bassi) riguarda l’intenzione di ristrutturare le attività di stampa in alcuni Paesi europei dove è presente. I piani allo studio riguarderebbero la fermata delle attività in Austria (Oberndorfer Druckerei a Salisburgo) e la ricerca di partner per l’eventuale cessione degli stabilimenti in Belgio (l’impianto rotooffset di Corelio a Erpe Mere), Germania (Koerner Druck e J. Fink Druck a Ostfildern) e Spagna. Stabilimenti alcuni dei quali avevano fatto parte (vedi Koerner Druck, società con circa 200 dipendenti, un giro d’affari di 70 milioni di euro e specializzazione nella produzione di cataloghi e volantini pubblicitari) della più recente campagna di acquisizioni.

Nella nota diffusa nei giorni scorsi Joost de Haas, executive director di Circle Media Group e ceo di Roto Smeets Group ha spiegato che dopo un 2017 ragionevole, il gruppo ha visto nel 2018 un forte peggioramento del mercato con i prezzi della carta rincarati del 15-20% e volumi di commesse in riduzione due volte più velocemente di quelli della media di mercato. Per questo Circle Media Group, ha aggiunto de Hass, è stata costretta ad adattare le proprie capacità all’andamento del mercato tenendo anche conto di una forza lavoro troppo costosa nei Paesi europei.

Il risultato di questa decisione di riorganizzare le attività di stampa europee, tenuto conto che dopo il consolidamento realizzato in questi ultimi anni per far nascere un campione europeo con una base di clienti fedeli il gruppo non è più nella posizione di realizzare questo progetto ambizioso, ha portato alla scelta, ritenuta “difficile” di fermare le attività in Austria e di prendere in considerazione l’opzione di cessione di quelle in buona forma di Germania e Belgio e anche di includere la possibilità di una nuova proprietà anche per quelle rifinanziate in Spagna.

Il nuovo annuncio di riorganizzazione di Circle Media Group segue le decisioni già prese che hanno riguardano la messa in insolvenza di attività in Olanda, la chiusura dello stabilimento roto Helio Charleroi in Belgio con 180 esuberi e la vendita, a meno di un anno dalla sua acquisizione, di CPI Group (importante stampatore commerciale e di libri presente in cinque Paesi europei a cominciare da Regno Unito e Francia, 360 milioni di euro di ricavi e 2500 dipendenti) all’investitore privato RHWO mentre lo scorso marzo era stata comunicata, perché non ritenuta più quella nordica “core region” del gruppo,  la cessione a Finnish company printers group Oy di Helprint Oy di Mikkeli in Finlandia.

Di Achille Perego