Quando si lavora per marchi di livello nazionale e internazionale, puntualità e alta qualità sono fondamentali. Ecco perché Imballi ha scelto le linee Masterfold di Bobst per le lavorazioni specializzate di piegatura e incollatura. "La soddisfazione dei clienti dipende dalla nostra capacità di fornire un servizio estremamente reattivo e personalizzato", afferma Marco Ballan, direttore di Imballi S.p.A., azienda italiana che lavora cartone ondulato e scatole display (vedi IPI 145/2013, pag. 26). "Per farlo, è necessario investire costantemente nelle tecnologie più avanzate". Nel 2011 l’azienda ha installato una piega-incollatrice Masterfold 350 A4 di Bobst con modulo Polyjoiner e inscatolatrice Logipack. Questa linea ha consentito all’azienda di migliorare l’efficienza produttiva e la qualità di scatole a comparti complesse e di grande formato. Visto il successo dell’investimento, Imballi ha appena ordinato una seconda linea Masterfold, oltre a una fustellatrice Mastercut. Tipica azienda del nord-est, con sede nella cittadina di Castelfranco Veneto, 30 minuti a ovest di Treviso e a 45 km da Venezia, Imballi serve una clientela costituita da vari marchi di livello nazionale e internazionale ed esporta in Francia, Belgio e Polonia. Partendo da questo consolidato portafoglio clienti, Imballi è riuscita a crescere fino a raggiungere un fatturato annuo di 25 milioni di euro e, per il prossimo futuro, si è posta l’obiettivo di superare la soglia dei 30 milioni. Poco più di due anni fa l’azienda ha iniziato a sondare il mercato delle piega-incollatrici alla ricerca di una macchina che le consentisse di ampliare la gamma di scatole di grandi dimensioni e quella di scatole a uno o due comparti. Dato che Bobst era l’unico produttore a offrire il formato da 350 cm preso in considerazione da Imballi, l’azienda italiana ha subito dimostrato un certo interesse per comprendere in che modo la Masterfold sarebbe stata in grado di migliorare anche la capacità, la flessibilità e le prestazioni di lavoro. Con la prima linea Masterfold 350 già a pieno regime, Imballi ha ordinato alcune linee Bobst aggiuntive, indispensabili per raggiungere l’obiettivo di fatturato di 30 milioni di euro all’anno. Nei prossimi mesi, una Masterfold 130 con pallettizzatore Bobst si aggiungerà all’attuale piega-incollatrice Alpina di Bobst delle stesse dimensioni, garantendo a Imballi una maggiore capacità di piegatura e incollatura per formati medio-piccoli. Contemporaneamente, una Mastercut 1.7 sostituirà la SPO 160 utilizzata dall’azienda, offrendole tutta la versatilità necessaria per i suoi fustellati. Questa macchina affiancherà le due fustellatrici SP-162 CER di Bobst già in funzione nello stabilimento. Le nuove macchine lavoreranno insieme alle due linee Asitrade di Bobst, che forniscono oggi a Imballi il cartone accoppiato litografato e i cui fogli superiori sono stampati su una Heidelberg Speedmaster XL 162 a sei colori, una configurazione mai vista prima in Italia.