Nelle scorse settimane abbiamo annunciato il progetto di unione – non più un’ipotesi ma una strada tracciata e di imminente realizzazione – tra le associazioni delle imprese del settore grafico e cartotecnico di Bologna e di Modena. Una scelta di campo confermata dai due presidenti (Massimo Pellegrini per Poligrafici Modenesi e Roberto Moreschini di Arti Grafiche Bolognesi), che hanno espresso anche il desiderio di puntare in prospettiva a un’unica rappresentanza regionale per l’Emilia Romagna. Un passaggio per far crescere le imprese “fuori dai recinti” e per dare forza a una ripresa vista ormai come prossima. Questo cambio di rotta è indice di una nuova strategia che supera l’individualismo degli imprenditori, storico quanto dannoso ostacolo allo sviluppo: ma è solo un caso isolato o si sta muovendo qualcosa in altre zone, magari anche a livello nazionale? In realtà da tempo si rincorrevano le voci di una fusione (o incorporazione, aggregazione, alleanza… la terminologia abbonda, così come i distinguo) della maggiore associazione di categoria a livello territoriale, l’Unione Industriali Grafici Cartotecnici della provincia di Milano, più conosciuta come GCT, nell’organismo nazionale di settore Assografici. Un scelta senz’altro clamorosa, ma che è rimbalzata a lungo senza trovare conferme da parte dei vertici, anche se c’era chi dichiarava – sia pure rigorosamente off record – che il percorso di avvicinamento era ormai a buon punto. Anzi, cosa fatta. “Sì, un accordo tra Assografici e GCT esiste ed è già stato formalizzato dai due presidenti in un protocollo d’intesa. Ma non possiamo certo parlare di una fusione e sono lieto che Stampamedia.net mi fornisca l’occasione per chiarirlo”, ci spiega pazientemente Claudio Covini, alla guida come direttore generale dell’associazione aderente a Confindustria che riunisce le imprese del comparto grafico, cartotecnico e della trasformazione. “La realtà è che oggi non dobbiamo pensare solamente al futuro delle aziende, ma anche alle prospettive delle nostre associazioni. Dopo anni di mercato molto difficile, con una crisi che ha progressivamente “asciugato” il settore e lo ha di fatto impoverito di molte energie – aggiunge – è necessario ottimizzare le risorse, guardare alle sinergie funzionali e laddove possibile mettere in comune i servizi. Tutto questo però senza assolutamente modificare o intaccare l’autonomia delle rappresentanze territoriali”. Gli impegni contenuti nel protocollo d’intesa sottoscritto dai presidenti Giovanni Battista Colombo per Assografici e Marcello Caroni per GCT sono ben chiari. Il passaggio centrale sarà rappresentato dal trasloco di Assografici dal palazzo milanese di Piazza Conciliazione agli uffici di GCT in Piazza Castello, previsto nel mese di luglio. Diretta da Massimo Villani e forte di circa 250 aziende associate, GCT è una colonna portante di Assografici. “Gli spazi sono adeguati e la partnership tra le due organizzazioni ci consentirà di fornire alle imprese servizi di qualità anche coordinando le risorse umane attive nelle varie aree. Inoltre Assografici potrà affittare la propria sede di Piazza Conciliazione, ricavandone un considerevole risparmio. Ma al di là delle sinergie – conclude Covini – i patrimoni delle associazioni rimangono divisi, così come gli organi sociali e i ruoli di rappresentanza”.