Ci sarà spazio, e si auspica il più significativo possibile, anche per la filiera produttiva – compresi quindi gli stampatori – nella nuova fiera del libro milanese (Tempo di libri) che si svolgerà dal 19 al 23 aprile del 2017 nei 35mila metri quadrati dei padiglioni di Rho. Ad assicuralo è Federico Motta, il presidente dell’AIE (l’Associazione Italiana Editori) che ha promosso l’iniziativa e insieme con l’altro socio (Fiera Milano) investirà tra i 2 e i 3 milioni di euro (senza contributi pubblici) per fare decollare la prima edizione, frutto del sofferto e polemico divorzio dalla kermesse torinese.

A margine della presentazione, l’altro giorno, della nuova Fiera con un’affollatissima conferenza stampa a Palazzo Reale, Motta ha spiegato a Stampamedia.net che durante la manifestazione – che avrà una specie di Fuori salone a Milano città – si “parlerà di libri anche dal punto di vista di come vengono fatti”. E quindi ideati graficamente e stampati. Per questo c’è l’impegno a coinvolgere tutta la filiera della carta e della stampa, con le relative associazioni che la rappresentano, per sviluppare il modo migliore attraverso il quale evidenziare anche questo aspetto. Con incontri, convegni, momenti di approfondimento. Ma anche con l’idea, anticipa Motta, di allestire dentro la Fiera a Rho veri e propri centri di stampa digitale per pubblicare in tempo reale anche i libri della nascente platea degli autori fai-da-te che non devono essere visti come una concorrenza agli editori ma uno dei tanti aspetti della cultura e della diffusione del libro.

Del resto il progetto di “Tempo di libri”, secondo il presidente dell’AIE, è quello di cambiare “radicalmente le dinamiche del libro e della promozione”, essere meno passivo e più interattivo, in uno spirito di comunità e comunicazione che mette accanto i piccoli e grandi editori, con grande attenzione alla scuola, ai bibliotecari e ai librai.

Dopo la rottura fra Torino e Milano per dare vita a un unico evento dedicato ai libri, nella conferenza stampa a Palazzo Reale (presenti anche il sindaco di Milano Sala e il governatore Maroni) davanti ai principali rappresentanti del mondo editoriale, da Mondadori a Rizzoli al Gruppo Gems, alla Einaudi, Garzanti e Giunti fino ai medi e piccoli editori come Iperborea e Il Saggiatore, Motta ha parlato dell’avverarsi di “un grande sogno” che nelle intenzioni degli organizzatori dovrebbe vedere alla prima edizione almeno 80mila visitatori (ma si spera molti di più) e quasi 400 editori con la possibilità che Tempo di libri faccia anche tappe nel Sud Italia a partire dal 2018.

Un libro aperto sul mondo e sulla conoscenza, con dietro un sole rosso che lo trasforma in una meridiana è il logo e l’anima del progetto che non avrà un unico direttore editoriale ma tre responsabili: Chiara Valerio per il programma generale, Pierdomenico Baccalario per quello 0-18 anni e Giovanni Peresson per quello professionale che a loro volta fanno parte di un comitato scientifico presieduto da Renata Gorgani, alla guida della nuova Fabbrica del Libro costituita un mese fa da Fiera Milano e da Ediser, società di servizi dell’Aie. “Abbiamo raccolto l’eredità di tutte le fiere a cui abbiamo partecipato e abbiamo l’ambizione di avere qualche idea nuova. Vogliamo raccontare i libri da dentro, come si fanno e come si progettano. L’idea è di una fiera estremamente interattiva in cui ci saranno gli autori, ma dove vorremmo partecipasse il pubblico che commenta i libri anche in rete”, ha spiegato Renata Gorgani e aggiunto: “Vorremmo fare una grande piazza di incontri e presto annunceremo il responsabile del programma digitale”. Aperta dalle 10 alle 19, Tempo di libri avrà anche un’importante appendice da fuori salone e per gli eventi off cittadini della sera sarà coinvolta Bookcity.