A circa un anno dall’intervento del gruppo Pozzoni (attraverso Elcograf) per salvare una parte della Roto2000 con la formula dell’affitto finalizzato all’acquisto, nell’impianto di Casarile, che una volta era guidato dal gruppo di Mario Arneri (su cui a fine 2013 si erano fatti sentire pesantemente gli effetti provocati dall’inchiesta su una presunta frode fiscale) si è praticamente fermata la produzione. Un mese fa è stata smontata una delle due Lithoman a 80 pagine e la scorsa settimana è cominciato lo smontaggio anche della seconda. Nello stabilimento di Casarile quindi è rimasto al lavoro solo qualche dipendente sui circa 35 che erano stati “affittati” nell’ottobre del 2014 per ultimare il finishing di alcune commesse. Gli altri dipendenti, 27, sono tornati in capo a Roto2000 perché il 5 ottobre scadeva il contratto d’affitto che non è stato rinnovato, malgrado la richiesta di proroga avanzata da Elcograf.

A questo punto, come spiega Maurizio Vercelli Dequarti, responsabile risorse umane e affari legali del gruppo Pozzoni, si è entrati in una fase di stallo nell’attesa di capire come evolverà la situazione. Per la Roto2000 infatti era stata avviata la procedura del concordato che però non sembra destinata a concretizzarsi positivamente. Sembra infatti che la liquidazione abbia presentato un’istanza di revoca del concordato e quindi potrebbe anche aprirsi la strada della procedura fallimentare.

In questa situazione quindi il gruppo Pozzoni si trova nella condizione di non poter far scattare l’opzione dell’acquisto del perimetro di attività aziendali già identificate con l’affitto. Nel frattempo pertanto si è trovato costretto a rilevare, investendo circa 5,5 milioni di euro, la proprietà delle due Lithoman, che ora sono nella piena disponibilità di Elcograf. Questo significa che potrebbero essere spostate in uno degli altri stabilimenti del gruppo oppure lasciate anche a Casarile se si farà chiarezza sul futuro della ex Roto2000. Scelta questa, aggiunge Vercelli, che ovviamente presenta minori costi e basterebbe un mese per rimettere in funzione le due rotative, riprendendo al lavoro circa una trentina di operai, attualmente in cassa integrazione.

Mentre, come si capisce, rimane incerto il futuro di quella che era la Roto2000, è entrata a pieno regime su due roto a 64 pagine con cinque e a volte anche sei turni l’attività della Amilcare Pizzi, che la Elcograf – e anche in questo caso si tratta di un salvataggio – aveva acquistato lo scorso marzo. Per ora non sono state messe in produzione le altre due rotative (a 48 e 16 pagine) ma a Cinisello Balsamo sono stati salvati oltre 50 posti di lavoro, anche se, per l’attuale livello di produzione, è in atto una cassa integrazione a rotazione.

Con le nuove quattro rotative acquisite tra Roto2000 e Pizzi il gruppo Pozzoni ha notevolmente incrementato la sua capacità produttiva e per questo risulterebbe difficile ipotizzare un suo interesse a studiare il dossier della Mazzucchelli di Seriate dopo che questa estate erano corse voci che mettevano nella lista dei possibili pretendenti anche Elcograf. Per l’azienda di Seriate si attende quindi ancora una soluzione mentre secondo indiscrezioni di mercato, oltre all’interesse (mai confermato però) della Graphicscalve ci potrebbe anche essere quello della lecchese Caleidograf. Ma siamo solo nel campo delle voci.