Fondata nel 1960 da Armando Bordino e dal genero Luigi Saglietti, Albagrafica è sicuramente favorita dalla posizione in cui si trova, le Langhe, famose in tutto il mondo per la produzione vitivinicola e dall’anno scorso patrimonio dell’Unesco.

In queste zone sia imprenditori molto rinomati sia giovani alle prime armi si impegnano a produrre bene e a fare conoscere i loro prodotti e il territorio. Per Albagrafica, che lavora soprattutto per il settore del vino, è importante trovarsi in una zona vitivinicola celebre e con un’economia forte.

L’azienda cresce di anno in anno continuando a investire sempre in nuove tecnologie. Negli anni 60 è precursore in Italia nella realizzazione del rilievo a caldo sulle etichette.

Negli anni a seguire gli investimenti puntano a migliorare la qualità dello stampato e a renderne la nobilitazione sempre più complessa. Entrano in azienda, pertanto, macchine da stampa sempre più lunghe e performanti rigorosamente made in Heidelberg: prima le Speedmaster 74 e poi le CD 74 e un numero imprecisato di tagliacarte Polar.

Si realizza pochi anni fa la nuova sede più grande per accogliere nuove tecnologie.

Ma il mondo delle etichette cambia e si trasforma, dalla carta colla i clienti passano sempre di più all’etichetta autoadesiva, le tirature però nel vino rimangono limitate e quindi si rende necessario un nuovo investimento per soddisfare come al solito i propri clienti.

Nel frattempo Saglietti, oramai diventato nonno, vede entrare in azienda i sui due nipoti Matteo e Luca, che portano nuova energia ed entusiasmo.

E così arriva la decisione di investire in una macchina semirotativa che possa coprire le tirature da 5.000 a 100.000 etichette, una macchina che abbini lo stato dell’arte della stampa offset a nobilitazioni in linea come la serigrafia rotativa e la lamina a caldo o la verniciatura flexo.

La scelta è ricaduta sul fornitore che da 50 anni segue Albagrafica, ossia Macchingraf che ha fornito nel mese di aprile una Gallus TCS 250 configurata con gruppo serigrafico iniziale per preparare supporti trasparenti o metalline con bianchi super coprenti, quattro unità di stampa offset UV con bagnatura tradizionale, unità di lamina a caldo con recupero della lamina, un’ulteriore unità di stampa offset, unità di stampa flexo e un’altra unità di stampa serigrafica per rilievi tipo braille o ulteriori vernici ad alto spessore, in finale una fustella semirotativa con regolazione della profondità di taglio.

Per velocizzare i cambi e per garantire la ripetibilità dei lavori la macchina è stata dotata di calamai automatici Caber che permettono di pilotare da pulpito tutti i cursori delle unità offset, di ricevere i valori di apertura degli stessi direttamente dalla prestampa tramite cip3 e di memorizzare le variazioni cromatiche per future ristampe.

Questa configurazione davvero completa è stata scelta per poter affrontare con tranquillità tutte le richieste della clientela attuali e future in quanto sempre di più le etichette sono un concentrato di tecniche miste e la competizione sui prezzi rende imperativa la nobilitazione in linea e non più su macchine separate.

Sicuramente Albagrafica con la terza generazione Saglietti è stata, è e sarà sempre un punto di riferimento per l’etichetta da vino.