
Emanuele Delfino, CEO di La Prensa Etichette
Dalle etichette alle soluzioni complete di packaging: la traiettoria di La Prensa racconta quasi 60 anni di evoluzione nel fare impresa secondo uno stile tutto italiano, ma con l’ambizioso obiettivo di diventare una multinazionale unica nel suo genere. Nata come fornitore di etichette, oggi l’azienda è un gruppo strutturato che presidia più tecnologie e segmenti applicativi – etichette adesive, etichette acqua colla, in-mould labelling, packaging flessibile e astucci – con sei stabilimenti produttivi (a breve sette) organizzati in logica di backup tecnologico. Un modello che consente di garantire ai clienti di La Prensa – dalle grandi multinazionali alle medie aziende fino a più piccoli brand –, puntualità, qualità e continuità di fornitura.
«Siamo cresciuti mantenendo lo spirito di famiglia», spiega Emanuele Delfino, titolare. «L’azienda fu fondata nel 1966 da mio padre e mio zio, Sergio e Diego Delfino, e da allora abbiamo reinvestito una percentuale importante dei nostri utili per ampliare competenze e impianti. Mio nonno, nato in Argentina, suggerì il nome La Prensa che in spagnolo significa ‘la stampa’ e richiama al noto quotidiano sudamericano. Un naming comprensibile a tutti e che nessuno ci avrebbe copiato”.
Nelle radici della famiglia c’è la stampa fin dagli inizi del Novecento: avi linotipisti, pionieri nello sviluppo di astucci automontanti e un ramo di famiglia che fu riferimento nelle etichette vino. Memoria che ha dato la spinta per pensare in grande mantenendo intatta l’identità originaria.
Labels and more
Il gruppo ha un obiettivo chiaro: diventare il punto di riferimento unico per chi cerca un partner capace di coprire l’intero spettro del packaging. «Molti brand devono rivolgersi a più fornitori; noi stiamo costruendo la centralità di filiera: etichette carta e film – dal beverage al food, dall’home care alla logistica – IML, wrap-around per PET, incarti e flowpack, fino agli astucci», continua Delfino. «Per esempio a un cliente che produce tè possiamo fornire l’etichetta, la bustina e la scatola con la massima efficienza ed elevati standard qualitativi. La stessa logica vale per una serie di altri prodotti. È la nostra idea di labels & more».
Visione che ha accelerato negli ultimi anni un percorso di crescita organica e per acquisizioni. Nel 2012 è stata inaugurata Flexo Labels Italia per la stampa su materiale plastico e di imballaggi flessibili, mentre nel 2022 è nato lo stabilimento di via Buozzi per il taglio e il confezionamento delle etichette. Le acquisizioni hanno incluso Fusteltaglio Italia, per il taglio e la fustellatura di etichette e stampati commerciali mentre nel 2016 è entrata nel gruppo Summit Press per la produzione di etichette adesive, shrink sleeve e in bobina. Nel 2024 l’ingresso di investitori istituzionali ha sostenuto l’ambizione di lungo periodo seguito dall’acquisto di realtà specializzate che ha ampliato il portafoglio tecnologico e applicativo, con focus su IML e packaging flessibile. Nel 2025 l’ulteriore salto: l’ingresso nella stampa rotocalco, con l’acquisizione di Casalini & Viscardi, e l’installazione di una nuova linea flexo.
Governance, processie digitalizzazione
Alla base del modello c’è una struttura industrializzata sul piano organizzativo e dei processi. «L’obiettivo non è solo crescere per dimensioni, ma creare un gruppo integrato dove ogni azienda mantenga le proprie specificità e il patrimonio di competenza, valorizzate da sinergie reali», spiega Diego Scopelliti, CFO. «Stiamo implementando gestionali comuni, procedure condivise, sistemi di qualità e certificazioni a livello di gruppo, oltre a una piattaforma informativa unica per migliorare il flusso dalla grafica alla logistica. Una crescita sana richiede risk management sull’intera catena: immobili, sicurezza delle persone e delle macchine, ambiente e continuità operativa». La logica di rete è il cuore del sistema: stabilimenti satelliti a distanza contenuta dall’asse Milano e dai principali hub logistici. «Ogni sito è autonomo anche in finitura, ma dialoga con gli altri in ridondanza: due poli per l’adesivo, due per il flexible, due per l’offset. Questo ci permette di affrontare picchi, manutenzioni e imprevisti senza impattare i tempi di consegna», aggiunge Scopelliti.
I numeri fotografano la scala: 6 stabilimenti oggi, 7 a breve, circa 250 addetti destinati a salire a 300, e una capacità potenziale che, a progetto completato, punta alla produzione di decine di miliardi di etichette all’anno.
R&D e tecnologia
La Prensa investe in automazione, controlli in linea, integrazione dati e aggiornamento nelle tre anime tecnologiche – offset, flexo e digitale – con un’espansione recente di quest’ultima con la prima inkjet ad alta produttività alla quale è seguita una nuova HP di ultimissima generazione. In azienda sono attivi una linea per la produzione di lastre flessografiche con sviluppo a secco e reparti di finitura con attrezzature di ultima generazione. La ricerca e sviluppo lavora su nuove applicazioni ad alto valore, dalle etichette tecniche a elevata resistenza meccanica, a soluzioni speciali per filiere complesse. «Ampliare il portafoglio applicativo è vitale per rafforzare la competitività», precisa Delfino. «Stiamo studiando etichette a elevate performance che in Italia nessuno fa. L’innovazione nasce dalla collaborazione tra reparti, clienti e OEM».
L’evoluzione non è solo tecnologica. «Siamo al 30% di copertura da energie rinnovabili grazie al fotovoltaico e puntiamo al 50%, estendendo il modello anche alle aziende acquisite», precisa Scopelliti. «È un tema ambientale ma anche economico: consente, infatti, di migliorare l’impronta ecologica ma anche di ridurre i costi energetici. Inoltre, stiamo ottimizzando i processi per eliminare attività a basso valore riducendo gli sprechi e i tempi di produzione mantenendo elevati standard di qualità e servizio».
Persone, cultura e welfare
Nel passaggio da impresa artigiana a realtà industriale La Prensa ha preservato una cultura di prossimità e responsabilità. «Le aziende sono organismi viventi», dice Delfino. «Coinvolgiamo le persone, per far crescere team proattivi curando un welfare concreto. Mio padre, formatosi in grandi multinazionali, mi ha insegnato il valore dell’appartenenza e del pensare in grande. Tuttavia non dimentico la mia discendenza da emigranti che hanno lavorato sodo per costruirsi un futuro: spirito che ci guida ancora oggi». Una crescita che punta sull’ascolto dei collaboratori, per questo, è stata introdotta la figura della psicologa aziendale a supporto di dipendenti e delle loro famiglie con lo scopo di stimolare il coinvolgimento di tutti negli sviluppi futuri. Ma anche alle giovani generazioni con esperienze formative esterne finalizzate a portare in azienda con competenze maturate presso grandi brand.
Mercati e stile di servizio
Food, beverage, pharma, home & personal care, logistica: la diversificazione attenua la ciclicità settoriale e consente di redistribuire capacità produttiva tra divisioni.
«Per noi tutti i clienti sono importanti e riserviamo ai loro progetti la stessa attenzione», afferma Scopelliti. «I grandi gruppi chiedono certificazioni, business continuity, tracciabilità: rispondiamo con backup su ogni anello della filiera, controlli e qualità integrata».
La prossimità logistica abilita consegne regolari e volumi importanti – emblematico il caso del beverage – mentre la combinazione di tecnologie, come flexo, offset, digitale, rotocalco per il flexible, e finiture, consente di personalizzare forniture per mercati diversi, dal Nord America alla Francia al Belgio, con un controllo master data e varianti multilingua.
Multinazionale in stile italiano
Non è solo uno slogan ma l’idea di un gruppo radicato in Italia, managerializzato e aperto all’internazionalizzazione, ma con relazioni e flessibilità tipiche delle imprese familiari come chiarisce Scopelliti: «Integriamo le aziende acquisite rispettandone le competenze e mettendole in rete. Il risultato non è la somma aritmetica, ma valore aggiunto: più tecnologia, più solidità e più opportunità per i nostri mercati di riferimento». Emanuele Delfino ne riassume lo spirito: «Guardiamo avanti, sempre, per crescere senza dimenticare che al centro ci sono le persone. È così che La Prensa è diventata una multinazionale in stile italiano: innovativa, affidabile e sempre vicina al cliente».


