Il settore dell’editoria libraria italiana è cresciuto negli ultimi dieci anni del 7% al netto dell’inflazione e del 28% a prezzi correnti, passando da un giro d’affari di 2,517 miliardi di euro nel 2014 a 3,234 miliardi di euro nel 2024. L’analisi sull’andamento dell’industria del libro a cura dell’Associazione Italiana Editori (AIE) è stata presentata a Viterbo lo scorso 21 novembre in occasione della seconda edizione del “Festival dell’Economia e della Cultura”, durante la tavola rotonda Economia del Comparto Editoriale.
“I numeri confermano la solidità dell’industria del libro: al netto delle congiunture annuali,assistiamo a una crescita di fondo che è avvenuta in anni di forti cambiamenti sociali e tecnologici che le imprese sono state capaci di interpretare e fare propri – spiega il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta –. Allo stesso tempo è importante sottolineare che nuove sfide ci attendono: l’impatto dell’Intelligenza Artificiale, i cambiamenti nei comportamenti di lettura tra i giovani e gli studenti in particolare. Sono passaggi cruciali che richiedono che il Paese si doti di una legge per il libro organica con l’obiettivo di accompagnare le imprese e preservare la centralità del libro nei consumi culturali italiani”.
Dopo l’illustrazione dei dati del mercato editoriale da parte di Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio studi di AIE, insieme a Cipolletta sono intervenuti Isabella Ferretti, presidente e amministratore delegato di 66thand2nd e Paolo Repetti, direttore generale Einaudi Stile Libero. Modera Sabina Minardi, caporedattrice Cultura de L’Espresso. Il Festival, svoltosi dal 21 al 23 novembre a Viterbo, è stato promosso dalla Regione Lazio e realizzato da Lazio Innova, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Viterbo, in collaborazione con AIE, Anica e Medioera.


