CirculART 4.0, progetto promosso da Fondazione Pistoletto Cittadellarte presso la Fondazione Sozzani a Milano, mette in relazione moda e industria

La moda sostenibile è un tema che trattiamo sempre più spesso occupandoci di sistemi di stampa digitale dedicati a questo comparto. Per questo vogliamo dare spazio a  CirculART 4.0. Si tratta di un progetto pionieristico promosso da Fondazione Pistoletto Cittadellarte, inaugurato il 18 ottobre presso la Fondazione Sozzani a Milano. La mostra, a ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico fino al 26 ottobre 2025, dalle 11:00 alle 18:30, e si presenta come una delle iniziative più significative nel dialogo tra creatività, innovazione e sostenibilità.

  

CirculART 4.0: dove arte, moda e industria si incontrano

Giunto alla sua quarta edizione, CirculART nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Pistoletto e il Material Innovation Lab (MIL) del gruppo Kering. Il progetto porta in scena le opere originali di sei giovani talenti internazionali – tre artisti e tre fashion designer – frutto di un percorso di co-creazione con alcune delle più innovative aziende tessili italiane.

I sei creativi selezionati – Camilla Alberti, Giulia Filippi e Mako Ishizuka, insieme ai fashion designer Made for a Woman, Piero D’Angelo e Martina Boero (Cavia) – hanno realizzato opere che raccontano una storia di collaborazione, innovazione e circolarità, esplorando nuove possibilità espressive e produttive nel rispetto dell’ambiente.

CirculART non è solo una mostra, ma un laboratorio di sperimentazione dove arte, moda e industria si incontrano per ridefinire i pilastri della nuova economia tessile: circolarità, tracciabilità, trasparenza e responsabilità. È la dimostrazione concreta di come l’arte possa essere motore di trasformazione industriale, guidando il settore moda verso un modello più etico e sostenibile.

Ispirazione dal Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto

L’intero progetto si ispira al concetto del Terzo Paradiso, ideato da Michelangelo Pistoletto, come simbolo di un nuovo equilibrio tra natura e artificio.
CirculART promuove una riflessione collettiva sulla necessità di un’economia che rispetti i cicli naturali, contribuendo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.

Come spiega Paolo Naldini, Direttore Generale della Fondazione Pistoletto Onlus: «CirculART è il manifesto della missione di Cittadellarte nel settore della moda. Ispirato al Terzo Paradiso, riunisce aziende manifatturiere e artisti per immaginare nuovi modi di creare in un mondo che richiede innovazione per un futuro sostenibile. È la testimonianza del ruolo dell’artista e della responsabilità delle industrie nel mettere la creatività al centro della filiera e del dialogo con il consumatore».

Dalle radici di Fashion B.E.S.T. a un nuovo paradigma di sostenibilità

CirculART 4.0 nasce dall’eredità di Fashion B.E.S.T. (Better Ethical Sustainable Think-Tank), laboratorio di moda etica fondato nel 2009 da Michelangelo Pistoletto e Franca Sozzani, e si sviluppa in sinergia con i programmi di residenza UNIDEE e il team curatoriale della Fondazione.
Dal 2019, il progetto ha creato un ponte stabile tra arte contemporanea e sostenibilità, dimostrando che la moda può essere veicolo di cambiamento culturale e industriale.

Il Digital Product Passport: la tracciabilità del futuro

Tra le innovazioni più rivoluzionarie di CirculART 4.0 spicca l’introduzione del Digital Product Passport (DPP), sviluppato con Temera (Gruppo Beontag), partner tecnologico esclusivo.

Ogni opera è accompagnata da un vero e proprio passaporto digitale che documenta l’intera filiera produttiva: dalle materie prime fino al possibile riuso o riciclo. Il DPP garantisce trasparenza, tracciabilità e autenticità, in linea con le nuove normative europee, introducendo un nuovo standard di fiducia tra brand, creativi e consumatori.

Attraverso un semplice QR code o tag NFC, il consumatore può accedere a una scheda digitale interattiva, che racconta la storia del prodotto, garantendone autenticità e conformità alle nuove normative europee sulla sostenibilità. Il Digital Product Passport (DPP) è una delle innovazioni chiave di CirculART 4.0 e rappresenta il futuro della tracciabilità e della trasparenza nella filiera tessile. Sviluppato da Temera (Gruppo Beontag), il DPP accompagna ogni capo o opera come un vero e proprio “passaporto digitale”, registrando tutte le informazioni relative alla sua origine, produzione, materiali, certificazioni e percorso di riuso o riciclo.

Per le aziende manifatturiere e i brand di moda, il DPP diventa uno strumento strategico per valorizzare il made in Italy, rafforzare la fiducia dei clienti e misurare concretamente i progressi nella circolarità e riduzione dell’impatto ambientale. Più che un documento tecnico, il passaporto digitale è una nuova forma di narrazione industriale: trasforma ogni tessuto e ogni capo in un racconto trasparente di innovazione, responsabilità e bellezza sostenibile.

Grazie a questo strumento, ogni capo o creazione diventa una narrazione interattiva di sostenibilità, artigianalità e innovazione. Il DPP consente inoltre di accedere a esperienze digitali immersive, trasformando il modo in cui le persone vivono e percepiscono la moda.
È una vera rivoluzione: la circolarità diventa concreta e misurabile, segnando un passo decisivo verso un futuro in cui la bellezza si unisce alla responsabilità.

L’alleanza tra arte e scienza per la moda circolare

Il progetto gode del supporto scientifico e tecnico della Ellen MacArthur Foundation, punto di riferimento mondiale per la ricerca sull’economia circolare, che ha offerto workshop e programmi di formazione sia agli artisti che alle aziende coinvolte.

Sono sedici le aziende manifatturiere italiane d’eccellenza impegnate nel progetto, protagoniste di un modello virtuoso di innovazione tessile e di responsabilità produttiva:
Albini Group, Brunello, Erica Industria Tessile, Filatura Astro, Lanecardate, Lenzing Group, Maglificio Maggia, Madiva, Maeba International SB, Officina39, Piacenza Group, Pulvera, Successori Reda S.B.p.A., Regenesi, Tessuti di Sondrio e Zegna Baruffa Lane Borgosesia.

A queste si affianca Acqua Foundation, partner scientifico dedicato alla tutela dell’acqua attraverso tre pilastri fondamentali: Arte, Advocacy e Aiuto.

Un docufilm racconta la nascita di CirculART 4.0

A documentare l’intero percorso di CirculART 4.0 è un docufilm che segue il viaggio degli artisti e dei designer, dalle visite alle aziende partner fino all’inaugurazione delle opere.
Il film offre uno sguardo privilegiato sui processi creativi e produttivi, testimoniando la forza del dialogo tra artigianato, innovazione tecnologica e visione artistica.

Un Advisory Board internazionale per guidare la trasformazione

L’edizione 2025 di CirculART si avvale di un Advisory Board composto da figure di rilievo internazionale, incaricate di selezionare i talenti e orientare lo sviluppo futuro del progetto.
Tra i membri figurano:Christian Tubito (Material Innovation Lab – Kering), Maria Fernanda Hernandez (Temera), Matteo Magnani (Ellen MacArthur Foundation), Cecilie Thorsmark (Copenhagen Fashion Week), Sara Sozzani Maino (Fondazione Sozzani), Michelle Francine Ngonmo (Afro Fashion Association), Jalaj Hora (Synthegrate, già Nike) e Gabi Scardi, storica dell’arte e curatrice presso l’Accademia UNIDEE.

CirculART 4.0: la moda come linguaggio della rigenerazione

Con CirculART 4.0, la Fondazione Pistoletto rinnova il suo impegno nel dimostrare che la moda può essere strumento di cambiamento culturale, economico e ambientale.
La mostra diventa un manifesto tangibile della circolarità applicata, dove estetica, innovazione e responsabilità si fondono per dare vita a un nuovo paradigma di bellezza consapevole.

In un’epoca in cui la filiera tessile è chiamata a ripensare i propri modelli produttivi, CirculART 4.0 rappresenta un esempio concreto di come arte e industria possano collaborare per generare valore sostenibile, unendo la creatività dei giovani talenti con l’eccellenza manifatturiera italiana e l’innovazione digitale.