12.500 copie di una rivista con le copertine una diversa dall’altra. Stampa offset su una macchina a foglio 70×100 a 4 gruppi stampa. Chi pensava che solo la stampa digitale fosse in grado di ottenere questi risultati dovrà ricredersi.

I protagonisti di questa performance sono l’azienda grafica svizzera Wolfensberger di Birmensdorf, la sua Roland 708 UV led, la rivista tedesca di design Novum e il creativo Marcus Kraft di Zurigo che ha progettato la copertina in quattro varianti di base e poi ha fatto la supervisione degli interventi sulla macchina da stampa durante la tiratura che hanno consentito di avere 12.500 copertine una diversa dall’altra.

Non sono stati usati gli algoritmi che nei processi digitali generano il file con le varianti di un soggetto ma alla Wolfensberger si sono ispirati ai procedimenti storici della stampa litografica.

Probabilmente si sono anche molto divertiti. Hanno “giocato” con tutte le variabili e le regolazioni di una macchina da stampa che nelle tirature normali vanno tenute sotto stretto controllo affinché non si modifichino e i fogli stampati siano uno identico all’altro. Qui il bello è stato che questo principio andava ribaltato: ogni foglio della tiratura doveva essere diverso dal precedente.

Primo accorgimento è stato di mettere in ogni calamaio inchiostri dai colori diversi in modo che i rulli macinatori – ma anche l’intervento della spatola nel calamaio – creassero delle varianti di sfumature continue sui soggetti stampati (vedi foto). Anche le pressioni sono state variate in modo da ottenere colori più o meno chiari. L’artista è poi intervenuto sulla lastra con un pennello e dell’acido per apportare modifiche all’immagine. Interventi sono stati fatti nel corso della tiratura anche sulla soluzione di bagnatura: più o meno acqua per modificare i risultati in stampa.

Risultato: la variabilità non in mano ad un software ma a interventi manuali che hanno dato vita a risultati artistici.

Non è affatto stato difficile, dicono i rappresentanti dell’industria grafica svizzera in un report pubblicato sul sito Graphiline.com, anche se abbiamo girato alla velocità di 4/5000 fogli ora e abbiamo dovuto fermare frequentemente la macchina in modo che l’artista potesse fare gli interventi sulla lastra. Questo ha naturalmente dilatato i tempi di produzione che sono stati di 4/5 volte più lunghi di una tiratura tradizionale.

L’industria grafica Wolfensberger è stata fondata nel 1092 da un litografo e da allora tradizione e passione sono stati tramandati di generazione in generazione. Solo questo ha consentito di raggiungere questo risultato.

Vedi il video che testimonia questa operazione.